Crociera d’altura in Croazia

Corso di Vela d’Altura 🇮🇹 ⛵ 🇭🇷

Rimini / Mali Losinj

Con la patente nautica in tasca è tempo di mettere miglia di esperienza sotto i piedi e soprattutto nella testa. Pratiche doganali italiane espletate grazie al puntuale servizio della Polizia di Frontiera, stiviamo accuratamente la cambusa, oggi un po’ più abbondante del solito, visto il periodo storico, abbiamo scelto di essere il più autonomi possibile per ridurre i contatti a terra.

Salpiamo da Rimini sabato 22 Agosto alle 16.00 rotta 070° per Mali Losinj.

C’è un bel vento tra ostro e scirocco, le prime 7 ore di navigazione scivolano silenziose e divertenti di bolina con velocità media sui 5 nodi. Uno spicchio di luna è basso all’orizzonte e sparisce in fretta. Notte buia di stelle, si riconoscono bene i due carri e la Polare, Cassiopea, la costellazione del Delfino, Sagittario con la sua teiera e a fianco lo Scorpione, che cielo, c’è da sbizzarrirsi con gli allineamenti e con le stelle cadenti che incendiano il cielo con frequenza.

Impostati i turni di guardia rolliamo il Genoa che non porta più e restiamo con randa e motore sui 1800 giri.Alle 05 è ancora buio e siamo già al traverso di Susak, il faro del Sansego ci guida bene Lam (2) 98m 10s 19M verso la giusta rotta. Ormeggio all’inglese alla banchina della dogana alle 06.45, c’è un cartello in italiano con scritto torno subito. Aspettiamo mezz’ora sulla panchina, poi muoviamo per un passaggio in Capitaneria rigorosamente mascherati, paghiamo la tassa di soggiorno 280 kuna per 6 persone una settimana.

Salpiamo per andare a Kriviza per riposare la mente ed il corpo in una delle baie più belle di Lussino. Tuffo tonificante e nuotata di scarico, dopo il riposino del pomeriggio lavoriamo un paio d’ore sui controlli da fare prima della partenza, per una corretta presa di consegna della barca. La ciurma prende appunti attenta, sono tante le cose da ricordare, prestare molta attenzione.

Questa notte è prevista bora, siamo collegati al gavitello ed una lunga cima a terra, abbiamo la poppa esposta a NE, a lavorare sarà la cima al giardinetto di dritta. Verso mezzanotte inizia a soffiare, allontaniamo la drizza della randa dall’albero che ha svolto correttamente il suo servizio gratuito di alert ed ora viene messa a riposo. Raccogliamo i teli stesi e con la torcia andiamo a controllare cime, boa e linea d’ormeggio.Poca pioggia, molta elettricità (fumini in cielo) fuori le raffiche supereranno i 35 nodi, ma Kriviza è una baia protetta oltre che paradisiaca, siamo al sicuro a pochi metri dalla pineta. Tutto sotto controllo, l’equipaggio può tornare a dormire sonni tranquilli.

Mali Losinj / Olib

Sveglia, caffè e tuffo in acqua, il tutto a piacere ed in ordine sparso.Nottata tranquilla ma va analizzata. Quattro chiacchere sulla possibilità di mettere una seconda cima al gavitello ed anche a terra, la prudenza non è mai troppa e se una sola delle due cime stanotte non avesse tenuto saremmo andati a scogli. Passa Peter con pane fresco, formaggio (con tanto di assaggio) e calamari, la spesa in baia a domicilio quest’anno acquista ancora più valore.Carta nautica sul tavolo, la rotta è tracciata, 18 miglia da imporsi a vela, passando a Sud di Lussino nello stretto canale tra Sv. Peter e isolotto della Capra (Kozjak), poi giù sino alla meta. Prime due ore con bordi continui di bolina con vento da Est stabile sui 13 nodi.

Superato il canale a suon di virate si alza un po’ di onda che va lavorata. Una palestra perfetta per la ciurma che si alterna al timone e prende il ritmo “si orza sulla cresta e si poggia nel cavo”…Poi il vento ruota a N e rallenta, un Beneteau più veloce ci supera da sopravento, Fede scende in cabina ed esce il Gennaker. Armiamo (tutto fuori) apriamo la calza e da sottovento ripassiamo. Che spettacolo! Schiviamo da stamattina temporali sparsi, la temperatura è buona ed il cielo coperto ci permette di navigare sereni senza tendalino con il pieno controllo sulle vele. Prendiamo un gavitello a Sv Nikola, baia super ridossata a S/W di Olib. Una chiesa a terra 5 barche. Sono le 15:30 e meritiamo un bicchiere di vino, un tocco de pan e formaggio.

Arriva il temporalone estivo e noi che si fa’!? Tutti in acqua perché a fare il bagno mentre piove a gocce grandi si torna un po’ bambini.Una granseola ed una manciata di ricci andranno ad insaporire il sugo rosso di calamari. Il Verdicchio è ghiacciato ed il pacchero al dente. Stanotte é prevista ancora bora, il gavitello su cui siamo posizionati a detta del padrone della concessione non é sicuro, c’é una boa rossa a pochi mt da riva che ha una base di cemento più grande ed una cima più nuova. Il sugo non si può lasciare i ragazzi da soli muovono e si vanno a prendere gavitello… Piccoli, ma grandi, passi verso il comando!

Olib / Rovenska (Veli Losinj)

Anche oggi il vento non manca, è stabile sui 10 nodi. Risaliamo mure a dritta il canale tra Silba ed Olib quando ad un certo punto vediamo sfilare un mezzo marinaio al nostro fianco. Calma e gesso, è un ottima prova di recupero uomo in mare. Non possiamo virare subito, abbiamo 3 lenze in acqua, decidiamo di raccogliere e lasciare solo la canna in acqua. Ilenia al timone rastrella l’area sino a che non incrociamo nuovamente la rotta del naufrago. Preso! Il vento molla definitivamente verso le 13 decidiamo di mettere in moto ma quando stiamo raccogliendo la lenza ci accorgiamo che in manovra ha fatto un passaggio sbagliato.

Adriano, ribattezzato il Palombo, si tuffa in acqua e toglie i giri matti del filo da pesca intorno a deriva e timone. Sì riparte, ci mettiamo all’ancora a Male Orjule (S/E) di Lussino. In navigazione a motore è partito un allarme batteria al motore. Andando a vedere il quadro elettrico la tensione a 2mila giri arriva a 14.9v, troppo alta. Ma noi siamo a scuola e l’imprevisto serve ai ragazzi per aggiungere esperienza. Scolleghiamo la batteria motore e prendiamo in prestito una di quelle di servizio per vedere l’effetto che fa. Cacciaviti, chiave inglese e chiave cagna gli strumenti. Polo positivo e polo negativo da non incrociare. Rimettiamo in moto, tutto funziona a regola d’arte è solo la batteria motore che sta dando segnali di cedimento.

Dopo un ottima pasta del capitano, bagno favoloso con tanto di pesca di ricci di mare che serviranno a condire i crostini per l’aperitivo al tramonto.Sempre a scopo didattico (un po’ anche ludico) spariamo Fede all’altezza della seconda crocetta. La GoPro dall’alto immortalerà gli ultimi momenti della giornata, c’è una luce pazzesca. Issiamo la randa, salpiamo l’ancora e Rec.

Il vento è stabile sugli 11 nodi, ancora bordi di bolina per arrivare a Rovenska, abbiamo deciso di fermare per rifornire evitando il caos di un Aci Marina, il ristorante Da Mol offre una banchina con servizio acqua a sole 100 kuna. A fianco, all’ormeggio ritroviamo l’amico Simone, é un nostro ex allievo del corso Navi 2017, grande amico e uomo di mare che si dice abbastanza contento del Dufour460 che ha noleggiato tramite noi a Pola. É qui anche lui con la sua super famiglia che si gode una meritata vacanza. In vetrina da Mol cattura la nostra attenzione un rombo da 3 kili e 6 da fare rigorosamente con patate e olive al forno. Spettacolo.

Camminata digestiva verso Veli, panoramica splendida ma all’arrivo ore 00.13 il porto è una città fantasma. Tutto chiuso e poche anime in giro. Il corona ha imposto ai bar il coprifuoco di chiusura a mezzanotte. Rientriamo a bordo e visto che intorno tutti dormono per non disturbare, la coccola della buonanotte si farà nei tavoli ormai sgombri della terrazza da Mol. Ron Aguelo, sigarillo e la musica bassa della Cumbia, si parla di viaggi, esperienze all’estero in un’atmosfera insolitamente cubana. Mettiamo il tappo va là così ne rimane un goccino anche per domani.

Rovenska (Veli Losinj) / Cres

Il vento latita, le arti marinaresche sono infinite, navighiamo a motore in mezzo a due segnali di pericolo isolato, per cercare di agganciare qualche pesce che risale su fondali che da 80mt risalgono ripidamente sino a 3 mt, ma l’unico tonno a finire nella pentola anche oggi ahimé è quello in scatola. Risaliamo a motore il versante Est di Cres ed ancoriamo dietro un grande scoglio in 7 mt di acqua. Il clima a bordo è ottimale, l’esame imminente di Giacomo tiene alta la concentrazione di tutto l’equipaggio ed è sempre il momento buono per un interrogazione.

Prendiamo il tender per arrivare sul punto di immersione, a nord di questo scoglio il mare sembra essere infinito. Immergiamo con pinne e maschera sino a 20mt, che bello nuotare in apnea in mezzo a nuvole di pesci che ti girano intorno, lì a 10 mt una grotta permette l’accesso da un foro e l’uscita dall’altro, che colori.

Andiamo ad ancorare in un baia segreta mozzafiato, un cervo è intento a brucare tra gli arbusti sulla nostra dritta discutiamo la tecnica di ancoraggio, la comunicazione tra skipper ed equipaggio é fondamentale durante questo momento e conoscere i codici permette di lavorare con serenità. Tra un tuffo e una Ozjusko arriva sera e le luci del tramonto sono perfette per il selfie. Quando andiamo ad accendere il forno per cuocere la frittatona di cipolle, la termocoppia sembra avere dei problemi. Ma la fame è tanta e aguzza l’ingegno, sono le 22 e siamo ancora con la cassetta degli attrezzi aperta, ma nulla ci spaventa e la soddisfazione di aprire e riparare dà maggior gusto alla cena.

La pipì di mezzanotte rivela una grande sorpresa. Ragazzi c’è il mare in amore, tutti in acqua. Per molti è la prima volta, l’entusiasmo impazza e qualche schiamazzo notturno è concesso. Il mare che si accende di notte è cosa rara, provate ogni sera a muovere l’acqua quando è buio, il giorno che vedrete le lucciole in mare arriverà e sarà bellissimo…

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Euforia durante l’avvistamento di delfini in attraversata 28 agosto 2020

Mali Losinj / Rimini

Alle 08.50 siamo in “coda” al ponte che collega la parte Nord dell’isola di Lussino alle città di Mali e Veli. Alle 09 ed alle 17 ogni giorno, solo in condizioni di bel tempo si apre per permettere alle barche di entrare ed uscire dal golfo, tagliando tante miglia di percorso. Il ponte dal mare è largo 7 mt e profondo 2.5, lo affrontiamo approntando i parabordi sul lato sottovento, si sa mai un imprevisto. Adriano al timone passa sicuro, salutiamo a destra e sinistra come fossimo ad un blue carpet, un bambino risponde con la mano “Hoo Hiii”. 👋

Anticipiamo di qualche ora la partenza é previsto un rinforzo di vento da Scirocco stanotte e temporali sparsi nel nord adriatico. Pratiche doganali e poi un ultimo bagno allo scarroccio a N di Susak, salutiamo la Croazia alle 11.00 con la promessa di tornare presto. Le emozioni però non sono ancora finite ci aspettano 70 miglia di Adriatico e con il quadro meteoreologico previsto saranno belle toste. Da subito il vento si assesta intorno ai 10 nodi al giardinetto e “S.A.M.O.S.” scivola felice a 5 nodi di velocità. Poi piano piano il vento rinforza, avvistiamo una tartarugona che sfila veloce.

Nel tardo pomeriggio lo scirocco arriva a venti nodi ed inizia ad alzarsi onda oltre il metro. Traverso e creste da lavorare, quando il vento rinforza ancora è tempo di prendere le mani di terzaroli, prego signori la teoria la sapete è ora di metterla in pratica. 🐢

Con la barca che vola con punte di velocità a 7.8 kts, un gruppo di delfini viene a giocare sotto la nostra prua, momento supersonico.

Poi scende la notte il mare è poco illuminato da una mezzaluna molto bassa all’orizzonte. L’onda cresce sino a 2mt ed il vento ruota a Sud costringendoci ad una bolina per le ultime 18 miglia. I ragazzi si alternano al timone, è una prima volta di notte con onda ma l’aver lavorato di giorno gli permette di sentire la barca e non c’è più bisogno di guardare la bussola, gli strumenti, il windex. La barca va sentita e solo stando in quel mezzo metro quadrato con le mani sulla ruota si apprezzano queste sensazioni. Orza e Poggia, il timone che si muove di continue correzioni, l’acqua sotto che scorre portati solo dal vento, momenti di crescita e soddisfazione personale per gli allievi. 🌊

É passata la mezzanotte entriamo in porto a Rimini, pieno di carburante da soddisfazione perché in una settimana di tanta vela abbiamo speso in totale solo 90 euro di gasolio. Completato l’ormeggio, ordiniamo una bella pizza nel cartone perché in navigazione di cenare stasera non se ne parlava, per fortuna ArtePizza consegna anche all’ 01.30 in estate. Fatichiamo a trattenere le ultime risate nel pozzetto, si torna a casa ciurma, la traversata di ritorno è stata una cavalcata trionfale tutta a vela, la ciliegina sulla torta a completamento di una settimana di formazione, metodo e tanto divertimento.

Traverso, vento medio 17 nodi per una cavalcata trionfale verso casa. Lo scirocco poi si è alzato durante la notte ed ha ruotato a dritta con onde incrociate da lavorare. Una grande crescita personale da parte di tutti i membri del corso altura che si sono alternati al timone per un rientro record in 11 ore e 30 minuti a tutta vela sulla rotta Sansego/Rimini.

Buon vento ragazzi, dopo aver ricevuto un vero battesimo, ora continuate a prendere il mare con coscienza, rispetto e con l’umiltà di chi sà che a bordo non si smette mai di imparare.