Navigare ai tempi del Coronavirus

Via Libera, ma non vi allontanate troppo.

Piano piano, in ormai tutte le regioni, è stata autorizzata la navigazione da diporto.

Seppur con dei limiti sulle modalità, questa Fase 2 ha portato la riapertura di ormai tutti i porti italiani. I provvedimenti regionali in Emilia Romagna sono stati particolarmente apprezzati ed hanno consentito a tanti diportisti di ritornare a navigare, senza vincoli per i nuclei familiari, in numero massimo di due persone per barca per amci o congiunti.

É un buon inizio ma non basta, si resta ora in attesa di regole più precise, sensate e magari unificate a livello nazionale.

In trepidante attesa le scuole nautiche che vorrebbero riprendere le loro attività. Sono infatti in grado di garantire la sicurezza a bordo durante le prove pratiche, grazie a moderne procedure di sanificazione dei mezzi e distanziamento di almeno 1 mt tra membri dell’equipaggio durante l’attività che, ricordiamo essere all’aperto.

Situazione analoga anche per le società di charter in attesa del via libera, già scalpitanti e pronte ad iniziare una nuova stagione che potrà permettere a gruppi autonomi e famiglie di godere del modello di vacanza più bello e più sicuro di tutti, modello che rispecchia alla perfezione i requisiti dei viaggi post Covid-19“: isolamento, distanziamento sociale, assenza di assembramenti ed armonia con la natura.

Il mondo nel 2020 ha svoltato, ci aspettano grandi cambiamenti di carattere sociale, economico, ambientale e sanitario.

Inizia un nuovo periodo: il “PostCorona”, alcuni settori ne usciranno massacrati, alcuni moriranno, altri si salveranno, per qualcuno il cambiamento offrirà la possibilità di crescere ed evolversi.

Ci piace collocare speranzosi tutte le aziende della Nautica Italiana in questa ultima fascia, certo non sarà un lavoro facile ma, con una costante formazione ed una valida comunicazione di settore, potremo essere tra le categorie di quelli che si mettono in testa a fare da traino per la ripartenza dell’economia del paese, perché chi non vede le enormi potenzialità che offre il mare che abbiamo intorno, è accecato oppure un fesso.

scritto da Luca Conti

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